Pianta resistente al freddo e al gelo
Pianta resistente al freddo e al gelo
Per avere una idea di quanto sia grande la nostra capacità di plasmare una specie spontanea a nostro uso e consumo, può bastare il dato che dal giuggiolo indiano noi umani siamo riusciti ad ottenere più di 90 cultivar,
Per avere una idea di quanto sia grande la nostra capacità di plasmare una specie spontanea a nostro uso e consumo, può bastare il dato che dal giuggiolo indiano noi umani siamo riusciti ad ottenere più di 90 cultivar, razze selezionate sulla base della forma e della dimensione del frutto, del suo colore e del suo sapore, dell’epoca di maturazione, ma anche della forma della foglia e del portamento della pianta. Undici di queste sono descritte nella Encyclopaedic Wealth of India, il compendio ufficiale della diversità biologica del grande Stato asiatico: ed è proprio soprattutto nelle regioni aride e semiaride dell’India che si coltiva lo Ziziphus mauritiana, il giuggiolo indiano.
Il quale è un alberello spinoso sempreverde (raramente caducifoglio), alto fino a 15 m, dalla chioma allargata, e i rami che tendono verso il basso. Le foglie, più scure sopra e più chiare sotto, sono alterne, oblunghe, con tre evidenti nervature longitudinali e margine finemente dentato. I fiori delicati sono a 5 petali giallastri o verdini. Il frutto, come si è detto, è molto variabile: può essre ovale, allungato o sferico, di dimensioni che vanno dai 2 ai 6 cm; la buccia è sottile e levigata, la polpa è bianca, profumata e croccante. Viene mangiato fresco oppure secco, e se ne può ottenere un condimento simile ad una salsa densa, come pure una bevanda alcolica per fermentazione. Da fresco è una buona fonte di vitamine. Inoltre le foglie e la corteccia, insieme ai frutti, hanno valore medicinale: sono astringenti.
Siamo abbastanza certi della origine indiana dello Ziziphus mauritiana; da qui la specie è stata diffusa in Sudafrica, nel Sud-est asiatico, in Australia, in America centrale e nel Mediterraneo orientale. Ci sono almeno altri due giuggioli: il più noto da noi è lo Ziziphus jujuba, di origine cinese, la cui coltivazione sopravvive ancora nell’Italia centrale; lo giuggiolo berbero (Ziziphus lotus) è invece nordafricano.
Scheda tecnica